Una via di Aspra ricorderà il cronista ucciso dalla mafia nel 1979. Il 25 gennaio le grandi firme del giornalismo nella città delle ville

12/01/2008

Una strada per Mario Francese Il suo stile era semplice e diretto: raccontava ciò che vedeva e scopriva, come ogni giornalista dovrebbe fare. Pigiava i tasti della sua macchina da scrivere e riusciva a dare la sensazione di avere vissuto i fatti insieme a lui: dal massacro in pieno giorno alla Vucciria alla speculazione edilizia nella ricostruzione nella Valle del Belice, passando per una storica intervista a Ninetta Bagarella, moglie di un certo Totò Riina che in quegli anni era una sorta di male invisibile.

Mario Francese era un cronista di razza, uno di quegli eroi di cui la Sicilia non dovrebbe avere bisogno. Per primo scrisse sul Giornale di Sicilia della frattura nella «commissione mafiosa» tra i fedelissimi di Luciano Liggio e i «guanti di velluto», l´ala "moderata". E Cosa nostra non glielo perdonò, uccidendolo la sera del 26 gennaio 1979 davanti casa, mentre rientrava dopo una dura giornata di lavoro. A decidere la sua morte furono Totò Riina, Bernardo Provenzano, Nenè Geraci, Francesco Madonia, Raffaele Ganci, Leoluca Bagarella, quest´ultimo esecutore materiale. Solo i proiettili riuscirono a fermare la sua sete di verità.

A 29 anni di distanza da quel giorno, il Comune di Bagheria ha deciso di intitolare al cronista ucciso dalla mafia una strada di Aspra. L´attuale via Chiusa diventerà via Mario Francese il prossimo 25 gennaio, al termine di un importante convegno dal titolo "La notizia sotto assedio - corsa ad ostacoli delle tante scomode verità dell'Informazione" e della premiazione dei vincitori del premio istituito dall´Ordine dei Giornalisti di Sicilia e intitolato proprio alla memoria di Francese. Per l´evento, previsto nella splendida cornice di Villa Cattolica, è già annunciata la partecipazione di grandi firme del giornalismo e personalità impegnate nella lotta alla mafia: tra queste il direttore del Tg1 Gianni Riotta, il presidente dell´Ordine dei Giornalisti di Sicilia Franco Nicastro, il condirettore del Giornale di Sicilia Giovanni Pepi, il sacerdote Francesco Michele Stabile, i giornalisti Lirio Abbate, Vincenzo Vasile, Gaetano Savatteri, Dino Paternostro, Egle Palazzolo e Francesco La Licata, il pm Maurizio De Lucia, infine il consulente informatico della procura Gioacchino Genchi. Prevista anche la proiezione del video vincitore del premio e l´inaugurazione della mostra "Una vita in cronaca", la storia di Mario Francese in 25 pannelli di foto, cronaca e commenti.

Giusto Ricupati