A poco meno di un mese di distanza è stata restaurata e rimessa al proprio posto a Siracusa la lapide intitolata a Mario Francese, il cronista siracusano ucciso dalla mafia nel '79 a Palermo. La lapide era stata vandalizzata ad opera di ignoti il 10 settembre scorso e il Comune l'ha prontamente restaurata. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, durante una breve ma intensa cerimonia, ha anche annunciato che a Mario Francese sarà intitolato l’orto botanico che l'amministrazione comunale di Siracusa sta realizzando nell'area archeologica della Neapolis. “L'esempio di legalità di Mario Francese – ha detto il sindaco Garozzo – è ben presente alla nostra amministrazione, e per tale ragione abbiamo deciso di ricordarlo in maniera degna. Il 26 gennaio del prossimo anno, in occasione del 36/mo anniversario della morte del cronista, intitoleremo a Mario Francese il nuovo orto botanico e in quella occasione trasferiremo nella zona archeologica della Neapolis la lapide oggi posta in largo Leonardo da Vinci. Infine – ha concluso il sindaco Garozzo – se ce ne sarà la disponibilità, porteremo a Siracusa, per la prima volta, la mostra sul giornalista ucciso, che descrive in maniera chiara il senso del suo lavoro”.
La figura di Mario Francese, la passione e il coraggio che metteva nelle sue inchieste sulla mafia e sugli affari illeciti di Cosa nostra, è stata ricordata, durante la cerimonia, dai giornalisti presenti. "Francese era un cronista - è stato sottolineato - che viveva la professione con senso civico, amante della verità ed era e resta un modello per i giornalisti e per i giovani".
Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto di Siracusa Armando Gradone, il questore Mario Caggegi, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Mauro Perdichizzi, il vicecomandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Eugenio Bua, il vicario generale dell’Arcidiocesi monsignor Sebastiano Amenta e Maria Francese, sorella di Mario. A porgere il saluto per l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, in assenza del presidente Riccardo Arena, è stato il revisore dei conti Aldo Mantineo, per l'Associazione siciliana della stampa, il sindacato dei giornalisti siciliani, hanno partecipato il segretario regionale, Alberto Cicero, il tesoriere provinciale, e il fiduciario provinciale dell'Unione nazionale cronisti italiani, Francesco Nania, anche a nome del presidente regionale, Leone Zingales.