Ricordo bene le tue mani bellissime e i tuoi occhi scuri pieni di bontà........

 

Nella mia vita non ho soltanto cazzeggiato, qualcosa di serio l'ho fatta anch'io.

Ho scritto e ho scritto di mafia.

Mio padre è stato un grande giornalista investigativo. Scriveva soprattutto di mafia. Per questo lo hanno ucciso: ventidue anni fa. Che fosse il migliore lo dice un'inchiesta giudiziaria, sfociata poi in un processo. Sette le condanne.

Anch'io ho scritto qualcosa, perché lo faccio? dato che nella vita il mio lavoro è tutt'altro? Boh! Forse soltanto sete di verità. Così qualche inchiesta l'ho fatta anch'io. In periodici poco conosciuti ma in cui ero libero di scrivere quello che volevo e l'ho fatto, credo di averlo fatto, bene.

Sono stato felice nello scrivere e ricordare un giornalista trovato morto sui binari ben quarant'anni fa. Non sopportavo la tesi ufficiale del suicidio. La mia: omicidio, senza alcun dubbio. L'ho scritto nel 1998. Oggi qualcuno ha chiesto timidamente la riapertura delle indagini. Cosimo (così si chiamava) è stato iscritto alla memoria all'albo dei giornalisti e in ultimo è stato ricordato nel suo paese natìo, con l'intestazione di una piazza. I suoi familiari continuano a ringraziarmi.

Così anche per un avvocato vice pretore, ucciso a Corleone e posteggiato per ventidue anni. E l'ho scritto. Stavolta anche in un quotidiano più prestigioso: l'inchiesta è stata riaperta. Speriamo bene! Speriamo che anche Ugo possa avere finalmente giustizia.

Ho riletto molte verità ufficiali. Ma ai miei occhi, occhi da ingenuo forse, o forse soltanto occhi di un povero stupido, sono verità che non mi convincono. E non mi convinco. Questa è la terra dei misteri: dall'arrivo del Prefetto Mori, allo sbarco degli americani in Sicilia, alle clamorose gesta del bandito Giuliano, alla strage di Portella delle Ginestre, all'uccisione di Giuliano, al tentato golpe Borghese, all'omicidio del colonnello Russo, ai grandi omicidi eccellenti degli anni '79, '80, '81 e seguenti, (che poi non è altro che il golpe dei 'corleonesi'), alla misteriosa comparsa di Sindona in Sicilia, alla seconda guerra di mafia, alle grandi stragi, Ustica compresa, quale è la verità? E quante sono le verità?

A volte mi pare di assistere ad un vero e proprio gioco delle parti. A volte mi sembra che la verità sia come un immenso puzzle infinito, ogni tanto incastoni un pezzo e cerchi l'altro per andare avanti. Ma il puzzle è infinito, e nonostante tutto l'impegno possibile, non sarà mai completato. Nonostante gli sforzi, i sacrifici di tutti quei morti, ammazzati per aver compiuto fino in fondo il proprio dovere: non sapremo mai tutta la verità.